mercoledì 28 gennaio 2009

Intercettazionismo. Gigante

Dopo le ultime intercettazioni pubblicate dai giornali che hanno ancora una volta mostrato il sudicio legame tra un parte affarista della politica ed una parte criminale del mondo industriale, è subito partita dalla 3° aula del parlamento la campagna per il ridimensionamento del fenomeno intercettazioni. La puntata di domenica scorsa di Porta a Porta si intitolava infatti "Quanti sono gli Italiani intercettati?" E siccome il denaro non conosce ideologie nè bandiere erano presenti in studio esponenti delle due fazioni politiche e del mondo giornalistico TUTTI d'accordo sulla cattiva gestione che si fà delle intercettazioni (e poi accusano Annozero di essere di parte). C'è Rutelli che sostiene che è interesse di OGNI Italiano limitare il fenomeno perchè OGNI Italiano potrebbe essere sputtanato se le sue telefonate finissero sui giornali. Ma può spiegargli qualcuno all'onorevole (che vorrebbe anche la leadership del PD!) che ai giornali se IO dico che il mio vicino è uno stronzo non interessa? Se IO dico che mi sono fatto la moglie del mio vicino NON interessa? A meno che IO non stia parlando con o di PREGIUDICATI, e che stia parlando con loro di DENARO PUBBLICO o altre fonti di ricchezza. E se per di più sono un DIPENDENTE PUBBLICO, anche se onorevole, non posso lamentarmi di essere controllato da organi del mio datore di lavoro.

Altro punto a lungo dibattuto, soprattutto da La Russa e da Giordano, il direttore del Giornale, ha riguardato l'alto costo delle intercettazioni: 200/300 Milioni di Euro l'anno. Ma se una cosa funziona la boicottiamo solo perchè costa troppo? Se la lotta alle Mafie costasse troppo (cosa che penso sia vera), smetteremmo di combatterle? Ma poi, inoltre, da che pulpito! Il parlamento ci costa 960 milioni di euro all'anno circa (e la maggior parte sono tutti privilegi, http://www.disinformazione.it/stipendiodeputati.htm, con dati della camera dei deputati). Tagliamo qualcosa da lì no?

Bah, scusate il tono tutt'altro che pacato e al di sopra delle parti, ma quando questi parlano mi sento davvero preso per il culo! In fondo, come mi ha insegnato il Prof. Focarelli, si fà presto a parlare di pace, democrazia e diritti umani (nel nostro caso di legalità e di convenienza per i cittadini), ma poi bisogna vedere quali sono le immagini e le azioni che ognuno di noi (e soprattutto dei nostri politici) associa a queste parole.

N.B.
Come disse Tonino (Di Pietro, noto giustizialista) "se io non ho fatto niente di male o di fuorilegge, perchè devo avere paura della magistratura?"

2 commenti:

Tommyjay ha detto...

Quando anche i piccoli uomini fanno ombre lunghe significa che la fine del giorno e' arrivata...:)
Continuiamo a prepararci per il cambiamento, vecchio...:D

giagaz ha detto...

Rilancio: obbligo legale di intercettazione di TUTTE le chiamate dei politici, in conformità col principio dei "checks & balances", in funzione cioè di bilanciare in parte lo strapotere dei politici!