giovedì 11 dicembre 2008

La discriminazione giusta (e quella sbagliata)

"Tutto ciò che va in favore del rispetto e della tutela delle persone fa parte del nostro patrimonio umano e spirituale. Il Catechismo della Chiesa cattolica dice, e non da oggi, che nei confronti delle persone omosessuali si deve evitare ogni marchio di ingiusta discriminazione. Ma qui la questione è un'altra. Con una dichiarazione di valore politico, sottoscritta da un gruppo di paesi, si chiede agli Stati ed ai meccanismi internazionali di attuazione e controllo dei diritti umani di aggiungere nuove categorie protette dalla discriminazione, senza tener conto che, se adottate, esse creeranno nuove e implacabili discriminazioni. Per esempio gli Stati che non riconoscono l'unione tra persone dello stesso sesso come 'matrimonio' verranno messi alla gogna e fatti oggetto di pressioni".
(Ansa 2/12/2008)

Queste sono le parole di monpeggior Celestino Migliore, portavoce per la santA sedE presso le Nazioni Unite con cui condanna la proposta di moratoria della Presidenza Francese dell'Unione Europea contro le discriminazioni verso gli omosessuali.
Prefigurando il classico scenario di quiete prima della tempesta il messo vaticano ricorda come la chiesa cattolica difende, e da tempo, gli omosessuali da "ogni marchio di ingiusta discriminazione". Eh? ma come? la chiesa che ricorda agli altri, non senza vanto, di aver sempre difeso gli omosessuali. Mah. Andiamo un pò avanti.
"Ma qui la questione è un'altra" (ecco la tempesta!). "Con una dichiarazione di tipo politico (e di che tipo dovrebbe essere una decisione del genere?), sottoscritta da un gruppo di Paesi (quelli a cui la chiesa vorrebbe far accettare l'apposizione delle radici cristiane nella nascente "costituzione", quindi non Paesi qualsiasi), si chiede[...] di aggiungere nuove categorie protette dalla discriminazione (sembrerebbe una cosa positiva...) senza tener conto che (ora ci spiega cosa gli ha suggerito il signore) esse creeranno nuove e implacabili discriminazioni (limitazioni alle discriminazioni che creeranno nuove discriminazioni?). Per esempio gli Stati che non riconoscono l'unione tra persone dello stesso sesso come 'matrimonio' verranno messi alla gogna e fatti oggetto di pressioni".

Ah -ah! Ora ho capito! La chiesa è talmente preoccupata dalla possibilità che la famiglia tradizionale venga smantellata (ma che c'avranno da difendere sta famiglia tradizionale che credono in un dio che era padre/figlio/amante (lo spirito santo) contemporaneamente, che stò padre/figlio/amante avrebbe messo incinta la madre/moglie/amante e che c'aveva dei fratelli che sono stati cancellati dalla storia ecc...) che non si curano del fatto che "in ben 91 paesi del mondo sono previste sanzioni, torture, pene e persino l'esecuzione capitale (10 paesi islamici) contro le persone omosessuali" (Aurelio Mancuso, presidente nazionale Arcigay).
In pratica la chiesa, pur di non accennare nemmeno alla possibilità di dibattito sui diritti civili, preferisce schierarsi dalla parte dei totalitarismi (il che in effetti non è una novità: Mussolini, Franco, Pinochet, ecc...)

Boh, probabilmente il prossimo passo sarà l'abiurazione di Luxuria.

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