Provengo da una famiglia cattolica, e pur non essendolo ho spesso collaborato con organizzazioni cattoliche nell'arco dei progetti a cui partecipavo, e so che la costernazione non è appannaggio del solo mondo non religioso. Ma perchè questa ingerenza non degeneri ulteriormente, rivolgo il mio appello ai credenti che si dichiarano cattolici. E' una mano tesa, ma tesa con vigore: non è più tempo di salvare la faccia con frasi ad effetto, bisogna mettersi in gioco pubblicamente, negare che queste gerarchie parlino anche a nome vostro, sconvolgere i media di comunicazione con prese di posizione dirette e decise - e non con qualche intervista che può essere facilmente svilita con l'etichetta di voce fuori dal coro- dimostrare massivamente che non sempre tacere è sinonimo di non avere niente da dire. Fate essere gli altri italiani orgogliosi di avervi al proprio fianco, e non schifati dall'organizzazione che vi tiene ostaggi di un credo che non rappresenta. Aggiungetevi alla protesta, troppo facilmente strumentalizzabile quando fatta da chi non professa o non crede, di chi è stanco di vedere l'Italia come un laboratorio d'etica della chiesa cattolica.
Per crescere, come società e come cultura a cui appartenere, abbiamo bisogno di farlo insieme. Il mio appello è a voi, che come cristiani avete oggi il dovere di alzarvi.
Un abbraccio speranzoso
Tommy [...]
Cosa posso aggiungere? Le uniche parole che mi girano in testa sono di condanna per il bigottismo e la "scarsa intelligenza" (per usare un eufemismo non volgare) dimostrata da quei credenti che si dichiaravano per la vita e che in realtà non facevano altro che tentare di imporre la propria volontà anche a chi non la pensa come loro. C'è poi da considerare lo sciacallaggio politico che è stato fatto della vicenda frutto del basso livello (un complimento!) della nostra classe dirigente. Ovviamente i giornali ci hanno marcito sopra (basta vedere i servizi di studio aperto, mamma mia!). Ma per fortuna è riuscita a morire in tempo.
2 commenti:
Errore mio. Non avevo capito dai nostri discorsi (devo dire a mia discolpa abbastanza vaghi) che Tommy non crede in un Dio ma in una spiritualità in senso lato che non sono riusciuto ancora a comprendere a pieno. Spero così di avergli reso giustizia.
Altra notiziola: Ratzinger ha nominato rappresentante per le relazioni tra Ebraismo e Cattolicesimo un Ebreo convertito. Scelta alquanto sgarbata non vi pare... Come dire noi siamo superiori e lui che ha già fatto il salto ve lo spiegherà.
Caro, vecchio Ratzinger...
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